venerdì 14 agosto 2009

Come scrivere un post argomentato

Ultimamente mi è capitato di passare su un nuovo blog, creato da una ragazza che vorrebbe pubblicare i suoi romanzi. Sì, è proprio quella che ha fatto nascere il post sulle fasce d'età.

Attenzione: Questo post prende solo spunto dal modo di scrivere di Edhwenden, e io e lei abbiamo già discusso di quanto verrà scritto qui, ma penso sia utile scriverne ancora e più diffusamente per aiutare. Tutto quello che troverete in questo post è frutto di mie opinioni personali e chi vorrà dire la sua, perché più esperto di me, è benvenuto.

Partiamo dalla domanda: Come si scrive un post argomentato (relativo alla lettura o alla scrittura)?

1. Trovare e consultare le fonti inerenti all’argomento.
Se voglio scrivere di letteratura fantastica, per esempio, dovrò necessariamente consultare libri, saggi, siti internet e quanto mi faccia avere una visione generale dell’argomento.
Per siti internet non si intende solo andare su Wikipedia e trovare la prima definizione che capita sotto il naso. Wikipedia non è sempre affidabile e su molte cose può sbagliare.
Quando si parla di siti internet si intende consultare e trovare siti che siano veramente affidabili, purtroppo nella rete ci sono molte persone che scrivono senza avere la più pallida idea di cosa dicono (naturalmente ci sono anche persone che sanno di cosa parlano e danno un aiuto importante e prezioso). Quindi si ritorna alle fonti “librarie”, per le quali leggere non fa mai male, visto che ci si fa sempre una bella cultura. Leggendo saggi specifici sull’argomento, si viene indirizzati anche ad altri libri che possono dare una mano nella stesura dell’articolo o più semplicemente nella comprensione del dato argomento.
Naturalmente per parlare di un dato argomento bisogna anche sapere di cosa si parla, quindi è anche necessario avere una buona dose di cultura e di voglia di scoprire sempre nuove cose.

2. Leggere molto.
Sembra una cosa da poco, ma non lo è.
Leggere molto vuol dire poter essere una persona affidabile per quanto si vuole sostenere, per far sì che le proprie opinioni siano supportate da esempi.
Grazie alla lettura si possono riconoscere libri “buoni” e libri “cattivi” e dare consigli a chi può avere gusti simili. E nella rete si trovano in poco tempo persone che abbiano gusti simili.

3. Formare la propria opinione.
Farsi un’opinione sull’argomento che si vuole trattare è importante quasi quanto essere obiettivi e oggettivi.
Non è possibile che una persona non si faccia un’opinione su qualcosa, può essere positiva o negativa, ma c’è sempre da tenere a mente che è utile per tutti quelli che leggono e che vogliono confrontarsi.
Quelli che hanno paura di scrivere o far trasparire la propria opinione in un articolo, hanno paura di contraddirsi e di non essere abbastanza affidabili. Secondo me è sempre bene dire cosa si pensi del dato argomento. Soprattutto se si tratta di libri e di recensioni.

4. Scrivere l’articolo.
Finalmente si arriva alla parte più... divertente. Scrivere l’articolo.
Un articolo deve sempre essere scritto in una lingua comprensibile, senza paroloni difficili e con una grammatica accettabile. Leggere un articolo con una grammatica e un italiano discutibili non fanno che rendere inattendibile la persona che lo presenta.
Se poi si sostiene di voler diventare scrittore/scrittrice, bisognerebbe dimostrare di avere almeno una conoscenza di base dell’italiano.
Scrivere l’articolo vuol dire anche presentare con parole proprie le tesi che si vogliono appoggiare o confutare, citare le fonti senza dover riportare un fiume di parole che rischia di essere più lungo dell’articolo stesso e che non è scritto dalla stessa persona che lo presenta sul proprio blog.
Citare vuol dire anche riportare fedelmente la fonte a cui si fa riferimento con link o bibliografia allegata, se non si fa questo si è passabili di accusa di plagio.
Usare parole proprie non vuol dire necessariamente presentare la propria opinione, ma solo rielaborare ciò che si è letto e si è appreso.
Se si riportano opinioni è sempre bene sottolineare se siano personali o meno, si evitano così fraintendimenti perché i lettori potrebbero prendere ciò che viene detto come oro colato o, peggio, come verità assoluta.

5. Rileggere l’articolo
La rilettura è la parte più importante, dopo la scrittura. Un articolo non riletto si nota subito, ci sono errori che rileggendo si potevano evitare e così i lettori non devono far presente all’autore ciò che ha sbagliato per quanto riguarda coerenza interna e senso delle affermazioni scritte.
Rileggere l’articolo vuol dire anche ricontrollare le fonti che si sono prese in esame, rivedere se le citazioni riprese siano corrette e, qualora siano presenti definizioni, controllare su vari dizionari per essere sicuri che non ci siano fraintendimenti.

Quando si è pronti e sicuri di ciò che si è scritto si può passare alla pubblicazione.

L’importante, quando una persona commenta e dice la propria opinione su quanto letto, è non ribattere come se si fosse il detentore della sopraccitata verità assoluta. Chi fa il saccente di solito lo fa perché non ha un’opinione ben delineata o perché pensa che tutti gli altri siano dei gran ignoranti e che non abbiano diritto di replica. Peccato che il più delle volte chi c’è dall’altra parte ne sa più di chi scrive l’articolo, soprattutto se riguarda degli argomenti specifici e non prettamente riguardanti opinioni personali.
Di solito chi fa il saccente non si rende conto di farlo e tende a negare le sue stesse azioni, anche se sono su schermo e davanti a tutti. Anch’io, che sto scrivendo tutto ciò, più di qualche volta ho fatto la saccente (e diciamo pure che mi dispiace essere sembrata odiosa e arrogante).

Un’ultima cosa: quando si riprende una citazione da Wikipedia, è bene leggere ciò che c’è scritto in fondo alla pagina riguardo la licenza CC e io consiglio anche la lettura di questa pagina di Wikipedia, non tutti lo fanno quando si buttano nell’impresa di scrivere articoli di questo tipo (e non solo di questo).


Questo articolo è stato segnalato qui, si ringrazia Queenseptienna.
Annette.
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Link inerenti al post:
» il nuovo blog
» il mio post sulle fasce d'età
» la pagina principale di Wikipedia
» la pagina del copyright di Wikipedia

martedì 4 agosto 2009

Propositi di lettura

Dopo aver completamente abbandonato Le lande di ghiaccio di Salvatore e Il mago Merlino e il castello nascosto di Barron (e sorvoliamo su Alice oltre lo specchio), sono stata in biblioteca a fare rifornimento.

Attenzione: quelli di seguito riportati non sono consigli di lettura (a meno che non sia specificato), ma semplicemente un piccolo elenco per tenere a mente cosa stia leggendo al momento (naturalmente uno o massimo due per volta).

» I custodi del destino – Gli dei chiamano
Ucciso in Vietnam, Al Larson si risveglia nel corpo di un elfo. Da soldato robusto e muscoloso è diventato un fragile essere in balia di forze misteriose e sconosciute. Freyr, il fiero dio della guerra, ha udito il suo ultimo e disperato grido di battaglia e ha creduto nel suo coraggio. Ora lo vuole con sè nel proprio universo, per combattere nemici ben più pericolosi: sono gli dei malvagi del caos e i loro stregoni. La posta in gioco non è più qualche metro di giungla ma il Destino dei mondi. Al sarà all'altezza del compito richiesto o rimarrà schiacciato tra le divinità che si fronteggiano? L'universo è ormai nelle mani di un piccolo elfo goffo e vunlerabile ma con esperienza e astuzia di un marine degli USA. Il duello decisivo si fa sempre più vicino, laggiù al confine con il regno dei morti...ma non sarà l'ultimo.
» I custodi del destino – L'uomo ombra
Non è nemmeno un ragazzo quando Taziar vede il padre finire sul patiolo, vittima degli intrighi politici di Ilyrian, uno spregiudicato uomo di corte. Crescendo diventa un ladro: l'invisibile e silenzioso Uomo Ombra. Ma non è la ricchezza che lo spinge a rubare: Taziar ama la sfida, vuole superare i confini dell'impossibile per provare quella vertigine che gli fa dimenticare un passato sconvolgende. Una sfida avventata lo condurrà dritto nella trappola dello stesso Ilyrian, deciso ad accrescere ulteriormente il proprio potere. Finirà nella terribile prigione del barone, l'oscuro luogo dal quale si esce solo morti. Ma lì incontrerà Orso della Luna, principe dei barbari e guerriero invincibile: insieme ritroveranno la libertà, anche se questa vorrà dire una fuga senza fine per foreste e città, inseguiti dall'esercito e da un misterioso mago del Dragonrank...
Piccola saga di Mickey Zucker Reichert pubblicata vent'anni fa, ma che mi sono sfuggiti quando andavo in sezione ragazzi anni fa. Ci sono gli Elfi, che ormai hanno stufato anche me, ma forse il fantasy degli anni '80 era migliore di quello di oggi... o almeno spero XD Leggerò e vi saprò dire.
La trama de L'uomo ombra mi ricorda qualcosa...

» Vento di Magia di Marianne Carley
Tutti in paese considerano Kate una mezza strega, forse anche per quegli strani occhi a mandorla di un azzurro chiaro, per il suo viso bianchissimo e contornato da capelli neri e lucenti che le arrivano fino alla vita. Lui, Jarrod, sente immediatamente una forte attrazione per quella ragazza, e nello stesso tempo un'inquietudine che lo spinge ad allontanarsi. Jarrod non capisce, Kate sì: lui ha il dono, come lei, ma non ne è consapevole e soprattutto non sa gestire i suoi poteri. Kate non ha una storia: non ha mai conosciuto il padre e la madre e vive da sempre con la nonna ai margini della foresta pluviale. La storia della famiglia di Jarrod invece si perde in un passato lontano, in un castello ai confini tra Scozia e Inghilterra.
Mi sa molto di Twilight (anche se è stato scritto un annetto prima) ma senza vampiri, qui ci sono streghe e maghi, ma leggendo alcuni commenti su vari siti non sembra male. Anche per questo leggerò e magari ci scapperà una recensioncina^^

» I draghi di Earthsea di Ursula K. Le Guin
Earthsea, il mondo dei grandi arcipelaghi e degli immensi oceani, l'universo lontano dove la magia è ancora potente, la terra misteriosa dove uomini e draghi hanno convissuto e dove il leggendario Ged evocò e sconfisse le forze delle tenebre. In una delle cento isole di Earthsea vive Tenar, consacrata da bambina alle potenze tenebrose della terra, poi divenuta inaccessibile sacerdotessa delle Tombe di Atuan e adesso sposa felice, immemore del suo destino di maga. Il futuro della sua terra, sospeso tra il baratro del Male e la prosperità del regno del giovane re di Gont, reclama il suo coraggio e i suoi poteri occulti.
Purtroppo mi sono accorta quando sono arrivata a casa che questo sia il volume conclusivo della Saga di Earthsea, quindi domani dovrò tornare in biblioteca a prendere almeno gli altri. In copertina c'è una frase detta da Neil Gaiman sulla saga in generale, quindi diciamo che almeno un po' mi fido sulla qualità del romanzo.


Al di là dei libri della biblioteca, sto leggendo Morty l'apprendista di Terry Pratchett
Mortimer, detto Morty, non ha le idee chiarissime su quel che vuol fare da grande. Almeno fin quando non diventa l'apprendista di un insolito maestro: la Morte, proprio quella con la falce, in persona. Una volta appurato, con notevole sollievo, di non dover essere necessariamente morto per poter svolgere il lavoro, Morty si appassiona alla nuova materia, anche se ben presto scoprirà che essere apprendista della Morte non è poi così romantico e affascinante come sembrava. Pericoli e sfide terribili lo attendono, forse troppo grandi anche per lui, il predestinato.
Mi sta piacendo un bel po', è molto divertente e anche se non l'ho ancora finito mi sento di consigliarlo vivamente, soprattutto se si vuole leggere qualcosa di leggero e spassoso. Penso proprio che prenderò anche gli altri libri di Pratchett, alcuni li ho in lista già da tempo e quando ho visto Morty alla Feltrinelli non ho potuto fare a meno di comprarlo. Devo dire che per il momento non sono affatto soldi buttati, anzi.

Ricapitolando: consiglio vivamente Pratchett, per gli altri una lettura prima di dire qualsiasi cosa non guasta mai, quindi pazientate un po' ^^
 
Eruannë.