venerdì 10 giugno 2011

{Recensione} Storie di Draghi, Demoni e Condottieri

Autore: aa.vv.
Data di pubblicazione: 2010
Casa editrice: Edizioni Domino
Collana: Le Rune
Genere: Fantasy
Pagine: 115
Prezzo: 12.00€
Quarta di copertina: Un grande re viene rapido da un demoniaco cavallo nero.
Un mago disperato per il suo amore perduto crea un mostro divoratore di uomini.
Un pellegrino appestato viene salvato da uno strano cane dai poteri diabolici.
Un contadino ignorante diventa signore di un antico feudo con l'aiuto di due draghi.
Un ricco barone è tormentato da strani incubi che devastano la sua vita portandolo alla follia.
Antiche storie, miti popolari, tradizioni paesane, sono il filo comune che lega le cinque storie raccontate dagli autori che compongono questa antologia dedicata al fantasy di ambientazione mediterranea.
Un salto dall'impero bizantino al medioevo delle grandi pestilenze, tra la negromanzia, la taumaturgia, il mito dei draghi e dei folletti, alla scoperta di un'Italia nascosta in grotte e sotterranei, paludi e vulcani, dove l'immaginario si mescola all'inverosimile, diventando leggenda.


Questa non sarà affatto una recensione positiva, anzi. Mi spiace per gli autori che hanno scritto i racconti e per la casa editrice che ha cercato di fare un lavoro meritevole, ma se questo è il nostro fantasy italiano, beh, o andiamo a nasconderci o cominciamo a rimboccarci le maniche.
Sono troppo dura? Può darsi.
Il fatto è che leggere certe cose mi fa domandare il perché. Perché gli autori non hanno provato a mettere un po' più di impegno? Perché non si è voluto rendere realmente fantastici questi racconti?
In quattro dei cinque racconti che ho letto gli elementi fantastici sono quasi superflui. Rielaborare e riscrivere le leggende delle nostre regioni in chiave fantasy non vuol dire inserire un elemento fantastico perché fa figo o perché così richiedeva la consegna data dalla casa editrice. Vuol dire riscrivere da zero qualcosa e un drago o un cane demoniaco non sono abbastanza.
Sono convinta che si poteva fare di meglio per rendere le nostre leggende popolari più accattivanti, più fantasy, visto che era ciò che è stato richiesto per la raccolta.
Per fare un esempio, leggere di un cavallo nero indomabile che rapisce un re per vendetta e lo uccide buttandosi con lui in un vulcano non mi ha fatto pensare al fantasy, mi ha semplicemente fatta sbadigliare; non mi ha tenuta col fiato sospeso fino all'ultimo, piuttosto mi ha fatto chiedere perché si sia deciso di usare un elemento simile. Davvero non c'era nulla di meglio?
Un'altra cosa che non mi è piaciuta si trova nel terzo racconto, Un capzioso uomo (per tacer del cane): ho trovato veramente inadatto usare il dialogo per raccontare quanto successo prima della prigionia del protagonista, anziché adottare il flash-back, che di sicuro sarebbe stato più indicato, perché il lettore sarebbe stato immerso molto di più nella storia. Ascoltare una persona è diverso che "vivere" ciò che sta raccontando.
Queste e altre scelte narrative non mi hanno per nulla entusiasmato, perché rendono tutto più... grezzo, come se i racconti fossero delle bozze che vanno ancora limate, definite e sistemate. Forse sono ancora inesperta in scrittura e non dovrei parlare, ma personalmente avrei lavorato molto di più per rendere la raccolta interessante. 

Ma veniamo all'unica storia che mi è realmente piaciuta: L'ultimo segreto (ed è anche l'unica che ha risollevato il voto da due a tre stelline).
L'ho trovata coinvolgente, struggente e inquietante, ha appagato a pieno il mio bisogno di un buon fantasy. C'era la giusta dose di tutti gli elementi che rendono un racconto degno di nota, dove nulla è lasciato al caso e ti fa capire quanto impegno ci ha messo l'autrice per scriverlo.
Il personaggio principale è un mago che, a causa di un inganno, ha ucciso la donna che amava; rinchiuso in una grotta, aspetta il momento in cui la morte busserà alla porta e intanto scrive le proprie memorie, rivelando appunto il suo ultimo segreto.
Arrivata alla fine del racconto, avrei voluto leggerne un seguito o un prologo perché non mi era bastato affatto, avrei voluto saperne di più sulla storia del protagonista e della sua amata o della donna che lo ha tratto in inganno. Questo racconto, in sostanza, lascia al lettore la voglia di proseguire, anche solo con la propria immaginazione.

Come ho già detto altre volte, probabilmente sono di gusti difficili o, più semplicemente, i racconti brevi non fanno per me (è la seconda raccolta di racconti che leggo in pochi giorni e per entrambe il voto è basso), ma sono più che convinta che si poteva fare di meglio... si deve fare di più, anche per risollevare una situazione non certo rosea per il panorama fantasy italiano.
Se posso dare un consiglio agli autori che hanno lavorato a questa raccolta, posso solo dire di non fermarsi al primo tentativo, ma di provare e riprovare, scrivere, ma soprattutto leggere tanto fantasy, perché sono sicura che ognuno ha le capacità per arrivare molto più in alto.

Voto: ★★★

Comunque mi sto domandando se troverò mai un'antologia di racconti che riesca a soddisfarmi =D

Eruannë.

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