giovedì 30 ottobre 2014

{Recensione} Il Giardino degli Aranci. Il Mondo di Nebbia

Autore: Ilaria Pasqua
Data di pubblicazione: 14 maggio 2014
Casa editrice: Nativi Digitali Edizioni
Collana: NSF (Non Solo Fantasy)
Genere: Fantasy, Distopico
Prezzo: 0.99€
Quarta di copertina: Il Mondo di Nebbia, dove Aria e il fidato amico Henry vivono e frequentano un liceo come tanti altri ragazzi, nasconde dei segreti inquietanti, come incubi che prendono forma e sono in qualche modo collegati ai Cinque Sacerdoti, misteriosi individui che controllano la città. Aria non è però una ragazza come tutte le altre: in quel mondo ha la sensazione di "girare a vuoto", e dentro di sé sospetta che dietro ai suoi incubi ci siano verità dimenticate... sarà l'incontro con Will, che come lei sembra frustrato e insoddisfatto da quella realtà, a rivelarle che tutto quello in cui credeva prima è nient'altro che un'illusione. Qual è la verità dietro quel mondo? Chi sono i Cinque? E in che modo Aria ha il potere di cambiare tutto?


So che questo post era atteso con ansia, visto che ve l'ho promesso la scorsa settimana, ma ho voluto prendermi un po' di tempo per scrivere una recensione più chiara possibile.
Devo essere sincera, ho avuto un po' di difficoltà nella lettura del libro sia perché dopo un tot di pagine non riesco più a leggere su uno schermo (che sia del computer, dell'iPad o dello smartphone), sia perché la struttura della trama era piuttosto lenta all'inizio e un po' confusa poi. Bene o male si riesce a capire la storia, quali siano i protagonisti e quale sia il fine da raggiungere. Il problema è la scrittura non sempre fluida (complici anche alcuni errori madornali di italiano) e il fatto che l'autrice inserisca dei salti temporali che si sarebbero potuti integrare un po' meglio nella storia.

La protagonista del romanzo è Aria, una ragazza che vive in un mondo governato da Cinque Sacerdoti, entità che si nutrono degli incubi dei cittadini della città che governano.
Tutto è sempre avvolto da una fitta nebbia, il sole si vede a malapena.
Pian piano Aria si rende conto di girare a vuoto e di voler capire cosa sta succedendo realmente. Entra così in contatto con Will, un ragazzo un po' strano che tende a stare isolato dagli altri.
Will le insegnerà a trattenere gli incubi e Aria inizierà a ricordare la sua vita prima dell'essere arrivata in città.

Lo so, il riassunto non è dei migliori, ma ho paura di svelare troppi dettagli che è meglio rimangano nascosti, altrimenti vi rovinerei la lettura.
Detto questo, sono contenta che anche gli autori italiani si interessino al genere distopico, che mi affascina già da un po' e che ha qualcosa di interessante, perché a differenza degli altri fantasy, immerge il lettore in una realtà portata agli estremi.
Nel nostro caso, i Cinque Sacerdoti sono gli artefici (insieme a una donna anziana) di una realtà in cui le persone non invecchiano e vivono come in una bolla. Gli incubi sono molto importanti, soprattutto per i Cinque, perché grazie a essi si nutrono e riescono a mantenere il controllo di questa realtà fittizia.
Non avrebbero mai potuto immaginare, né ci avrebbero creduto se qualcuno glielo avesse rivelato, che i loro sogni notturni, oltre a tenerli prigionieri in quella città, alimentavano il dominio e permettevano la sopravvivenza dei Cinque. Le persone non potevano sapere neanche che fossero al centro di un inquietante progetto che i Sacerdoti tenevano nascosto.
[...]
L'energia veniva assimilata dai Cinque e automaticamente quel mondo veniva ricaricato, confermando un altro giorno.
Questo è uno dei particolari che più mi ha affascinata e che mi ha invogliata a proseguire la lettura, oltre al fatto che l'ho trovato molto originale.

L'inizio, purtroppo, è stato molto lento e più volte ho pensato di abbandonare la lettura, perché mi stavo un po' annoiando, ma ho tenuto duro e un po' ne è valsa la pena.
Le descrizioni dei luoghi e dell'atmosfera sono molto vivide e sembra proprio di vivere lì, anche se talvolta mi sono accorta di perdermi qualcosa. Non so bene come spiegarlo, ma probabilmente è dovuto al fatto che ho letto il libro a pezzi nei ritagli di tempo e distogliendo più volte lo sguardo dal testo, perché, come già detto, dopo un po' la lettura a schermo mi dava fastidio.

Un altro punto a sfavore, mi dispiace dirlo, è l'italiano e, di conseguenza, lo stile dell'autrice, che non aiutano il lettore a immergersi fino in fondo nel mondo del libro.
Spesso ho trovato errori (esempio tra tutti lievitazione anziché levitazione. So che lievitazione è usato molto spesso col significato di librarsi in aria, ma io l'ho trovato stucchevole e mi sono chiesta se il Sacerdote fosse un pezzo di pane che stava prendendo forma o qualcosa di più simile a un uomo), altre volte ho trovato delle frasi costruite veramente male e che non permettevano una lettura fluida.
Senza parlare poi delle contraddizioni nei movimenti dei personaggi: c'è un passaggio nel libro in cui Will, Aria, Henry e Isaac parlano nel Giardino degli Aranci, un attimo prima i tre amici sono seduti sul muretto e Isaac è in piedi, l'attimo dopo, senza dire nulla, i ruoli sono invertiti, cioè Isaac è seduto e gli altri sono in piedi, infatti l'autrice li fa sedere nuovamente sul muretto.
Oppure verso la fine, Will ha le braccia legate dietro la schiena, ma non si sa come – perché non viene descritto – un uomo gli rompe il braccio e poi lo stesso Will se lo stringe al petto con l'altra mano, la mia domanda è, quindi, quando è stato slegato?
Forse per molti sono dettagli insignificanti, ma per me sono fondamentali, perché errori di questo tipo mi fanno distrarre dalla lettura e penso a cosa possa essere successo nel frattempo, allantonandomi così da quello che viene dopo.

All'interno della storia sono comparsi svariati personaggi, tutti molto ben caratterizzati, infatti mi sono piaciuti molto Will, Henry e Aria, che sono i protagonisti, e li ho trovati molto realistici; il problema, secondo me, è rappresentato dal personaggio di Dan, che entra nella storia senza essere presentato, Aria lo chiama per nome da un momento all'altro, ma in un primo momento non è dato sapere come lo conosca, anzi, io ho pensato ci fosse un errore, uno scambio di persona. Andando avanti con la lettura, invece, si conosce meglio anche lui e si capisce abbastanza che ruolo abbia nella storia.
Una cosa che ho molto apprezzato è il fatto che la storia d'amore non sia centrale, ma rimane ai margini e quindi è come se fosse una parentesi, mentre la parte più importante, la ricerca di verità e di quel qualcosa che faccia uscire i protagonisti da un mondo fittizio e illusorio, è molto presente.
Non ho invece apprezzato che tutti i maschi, chi più, chi meno, siano attratti da Aria. Io capisco che abbia un carattere molto particolare e che intrighi col suo modo di fare (anche se spesso le avrei tirato qualche sberla, visto l'egoismo che dimostra), ma l'ho trovato un po' forzato e in quei momenti Aria mi sembrava una Mary Sue fatta e finita.

Pecche a parte, sono molto curiosa di leggere il secondo libro della saga, perché voglio proprio sapere come continuerà la lotta tra Aria, Henry, Will e i Cinque Sacerdoti.

Voto: 

Spero comunque che questa mia recensione non vi abbia fuorviati troppo e, anzi, spero di avervi invogliati alla lettura di questo libro, soprattutto perché ho cercato di spoilerare il meno possibile e, quindi, se volete conoscere i particolari della storia, vi consiglio di leggerlo =D

Non perdete i prossimi post, perché ci sarà una sorpresa, ma non vi voglio anticipare nulla!

Buone letture,
Annette.

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