martedì 4 novembre 2014

Un libro è un libro, ma...

Da qualche giorno sto seguendo l'iniziativa #unlibroèunlibro legata al fatto che ci siano due pesi e due misure riguardo il costo dell'IVA sui libri cartacei e sugli ebook.

L'IVA sui libri cartacei è fissa al 4%, mentre per gli ebook è al 22%, un salasso se si pensa che sono praticamente lo stesso prodotto e, anzi, gli ebook costano notevolmente di meno, visto che non hanno costi particolari per quanto riguarda la carta, la distribuzione tradizionale e altre cose tipiche del primo.
Siamo tutti d'accordo che l'IVA dovrebbe essere uguale per entrambi, ma ci sono due ma grandi quanto un paese.

Per il primo ma ringrazio LadyAileen di Una passione e oltre, perché lei, come tanti altri, sta ancora battendo per abolire la famosa Legge Levi.
Come sapete la Legge Levi ha imposto un tetto, fissato al 15%, per gli sconti applicabili ai libri, al fine di equiparare grandi catene di distribuzione come Feltrinelli, Mondadori, Giunti ai piccoli e medi distributori che non possono fare gli stessi sconti applicati altrove, e stabilisce che "i saldi" possono essere effettuati solo una volta all'anno e non nel periodo natalizio.
Così facendo, però, si va sempre a gravare sulle tasche dei lettori, perché i libri non costano certo poco e quindi si ha anche avuto un rialzo dei prezzi di copertina.
Io, come LadyAileen e tanti altri, sono d'accordo sull'abolizione di questa legge assurda e sarei molto contenta se finalmente si facesse una legge che riguardasse il tetto massimo di prezzo, perché spendere anche 30-40€ (sconto o non sconto del 15% son sempre tanti soldi) per un libro mi sembra un'esagerazione.

Piccola nota: la Fanucci, su facebook, aderisce all'iniziativa #unlibroèunlibro e più di qualcuno ha fatto presente, tra le altre cose, che Elantris in edizione cartacea è in vendita a 30€, cosa davvero improponibile per un libro normale. La risposta della CE è stata questa:

Questa immagine non è stata modificata, se non le credete, potete andare qui e leggere con i vostri occhi!
La cosa che mi ha schifata di questa risposta è stata il fatto che la Fanucci – che sempre su FB ricorda che dal 1971 si dedica a diffondere il fantasy in Italia – consideri il genere fantasy qualcosa di nicchia e che quindi è plausibile e normale che possa costare anche tanto. Sono anni che il fantasy è stato sdoganato e non è più un genere di nicchia, ma chissà come mai qualcuno lo pensa ancora.
L'atteggiamento della Fanucci per me è follia pura, sotto vari punti di vista.

Ritornando a #unlibroèunlibro, il secondo ma è una mia personale riflessione.
Nella rete c'è qualcuno che dice che se non si abbassa l'IVA dell'ebook, non ci potrà essere un ricircolo della cultura, pensando – erroneamente, secondo me – che la cultura vera e propria passi per i libri che si trovano in vendita in libreria o negli store online.
Per quanto possa essere d'accordo che anche un libro divertente, frivolo e leggero possa rientrare in quella che viene definita cultura personale, da qui a dire che qualsiasi volume sia cultura (magari anche con la c maiuscola) ce ne passa.
Ma se proprio vogliamo che ogni libro sia cultura, allora com'è che in libreria e non solo ci sono dei prodotti che non sono di qualità?
Di sicuro se ci fossero più uscite di qualità o anche solo scritte in modo più decente, probabilmente la lettura non sarebbe un piacere per pochi.
Sia chiaro: parlo di qualità prevalentemente per quanto riguarda la scrittura, quindi libri scritti bene, traduzioni fatte secondo i crismi della lingua in cui vengono tradotti, ecc.
Ogni volta che vado in libreria mi ritrovo davanti titoli improbabili, libri scritti con i piedi (anche per questo non leggo molti autori italiani), traduzioni illeggibili, grammatica e ortografia stuprate per fini commerciali.
Capisco che probabilmente la qualità per le CE non sia così importante perché non fa vendere tanto come la quantità, ma secondo me ce ne vorrebbe un po' di più.

Lo so, i miei pensieri rasentano l'utopia, ma non fa male pensare un po' a qualcosa da fare per cambiare le cose, anche se sono soltanto sogni.
Spero di essere riuscita a chiarire almeno un po' il mio punto di vista.

Voi cosa ne pensate dell'iniziativa #unlibroèunlibro?
Annette.

2 commenti:

  1. Mi trovi completamente d'accordo. :) GRazie per la citazione. Abbassare l'IVA sull'ebook comporterà un abbassamento del costo dell'ebook? Poco probabile. E vogliamo parlare del rispetto che hanno certi editori per il lettore? Serie interrotte e prezzi esorbitanti del cartaceo... Sarebbe meglio se si dedicassero ad avere più rispetto per i lettori.

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    1. La penso esattamente come te (anche per questo ti ho citata) e l'iniziativa #unlibroèunlibro è sì, meritevole, ma anche molto inutile, visto che le cose non cambieranno e i prezzi, come hai detto, non diminuiranno.
      Ho rischiato di scrivere in questo post anche delle serie interrotte, ma ne parlerò in un altro momento, rischiavo di andare fuori argomento =D
      Grazie per essere passata ;)

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