martedì 16 giugno 2015

In my ToBeRead #13

Ho tantissimi libri comprati e mai letti,
in questa rubrica vorrei parlare di ogni singolo libro che ancora non ho letto.
Buongiorno e ben ritrovati con la mia rubrichetta del martedì! =D

Autore: Gaston Leroux
Data di pubblicazione: 1 gennaio 2007
Casa editrice: Newton Compton Editori
Genere: Classico, Mistero
Pagine: 256
Quarta di copertina: Sono molte, a tutt'oggi, le riduzioni cinematografiche - la più bella e la più fedele quella del 1925 con Lon Chaney, la più recente quella diretta da Joel Schumacher, trasposizione del musical di Andrew Lloyd Webber - che hanno consacrato la popolarità di questa originalissima opera scritta da Leroux nel 1911. La storia dell'amore di Erik - costretto a nascondere le sue orrende fattezze dietro una maschera - per Christine, la giovane soprano tanto graziosa quanto inesperta, si svolge tutta nell'ambiente del teatro dell'Opera, che diviene alter ego del Fantasma, luogo che crea l'azione. Campione di tutti gli eccessi, mostro al pari di Frankenstein e del Conte Dracula, la educherà, s'impossesserà di lei, riuscirà a far sgorgare dal petto della sua schiava d'amore una voce sublime. Una macchina narrativa sapientissima consente a Leroux di tenere in perfetto equilibrio commedia, avventura, poliziesco e grandguignol; così che alla fine della lettura ci accorgiamo di essere stati catturati da una storia tanto carica di suggestioni quanto lineare ed emblematica.

Non ho potuto fare a meno di comprare questo libro quando l'ho visto in libreria.
Io non sono mai stata amante degli autori francesi, ma questo ha il potere di farmi ritornare indietro ai tempi del liceo, quando, in quinta superiore, avevamo stabilito di andare a scuola in maschera il martedì grasso e alla fine eravamo travestiti solo in due: io e un ragazzo straordinario appassionato di musica lirica. Lui, ovviamente, si era travestito da Fantasma dell'opera.
Questo libro mi fa tornare indietro nel tempo a nove anni fa e mi fa pensare a lui, a quel ragazzo a cui sono stati portati via tutti i sogni, quindi per me sarà una lettura senz'altro interessante e piena di ricordi, che mi farà tornare a un periodo in cui la morte era una cosa molto lontana e, come tutti i ragazzi sognatori, facevamo programmi per il futuro, un futuro roseo.

Perdonate la malinconia, ma quando penso al Fantasma dell'opera mi viene subito in mente Alby e il suo senso dell'umorismo, le sue imitazioni che non risparmiavano nessuno, oltre alla sua straordinaria voce da tenore che non sentirò mai più.

Voi cosa ne pensate di questo libro? Fatemi sapere le vostre opinioni ;)

Buone letture,
Annette.

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