domenica 10 gennaio 2016

{Rece-Film} Il ponte delle spie

Dopo aver tanto pensato se scrivere o meno un post oggi, vista anche la stanchezza che mi porto dietro da ieri sera, dopo essere tornata a casa all'una passata (capirete il motivo leggendo il post =D), ho ceduto ed ecco qui un nuovo appuntamento con

Rubrica senza scadenza fissa in cui provo a fare
una recensione di film che ho visto di recente.

Non pensavo ci sarebbe stato un "secondo appuntamento" con questa rubrica, perché, come ho detto nell'altro post dedicato a un film, io non sono ferrata in materia, posso solo dire cosa mi abbia trasmesso, senza soffermarmi tanto su scenografia, recitazione, ecc.

Titolo: Il ponte delle spie
Titolo originale: Bridge of Spies
Regia: Steven Spielberg
Casa di produzione: DreamWorks SKG, Amblin Entertainment
Genere: Spionaggio, Storico
Anno: 2015
Trama: Un avvocato statunitense abitante a New York (nel quartiere di Brooklyn), di nome James B. Donovan, si ritrova al centro della guerra fredda quando la CIA lo incarica di negoziare il rilascio di Francis Gary Powers, un pilota il cui aereo spia U-2 è stato abbattuto in Unione Sovietica, scambiandolo con la spia filocomunista catturata a New York di nome Rudolf Abel. Lo scambio avviene sul Ponte di Glienicke detto il "Ponte delle Spie", tra Berlino Ovest e Berlino Est. Donovan riesce anche a far liberare dalle autorità berlinesi della Repubblica Democratica Tedesca, al Checkpoint Charlie, lo studente statunitense di economia Frederic Pryor, che era stato arrestato per spionaggio dalla Volkspolizei, la polizia della Germania Democratica.


Andare a vedere questo film alle 22 non è stata una brillante idea, perché è lunghissimo (dura 141 minuti) e probabilmente non si riescono a cogliere tutte le sfumature che lo rendono degno di essere visto. Non mi sono addormentata, anzi, la storia mi ha presa molto e questo è senz'altro un pregio del film, perché ultimamente mi addormento per qualsiasi cosa, anche le cose che mi interessano di più =D

Il fatto che sia basato su una storia vera l'ha reso ancora più interessante e, per un'appassionata di storia come me (anche se non sono una che smania per la storia del '900, Prima Guerra Mondiale a parte), mi ha permesso di andare più a fondo in un capitolo oscuro del secolo scorso che ho vissuto solo in piccolissima parte e da molto lontano – per fortuna –.

Devo essere sincera: non conoscevo affatto la storia raccontata, né conoscevo l'avvocato Donovan, sebbene sia stato un uomo molto influente e capace, come si legge prima dei titoli di coda, né – e qui è senz'altro colpa mia che non mi sono applicata a dovere – sapevo grandi cose sulla Guerra Fredda, se non qualche nozione di base.
È stato interessante apprendere come si sono svolti i fatti dietro a uno scambio di spie, come Donovan sia riuscito a far liberare tre persone e riportarle a casa, e come gli Stati Uniti d'America, che vengono dipinti sempre come un'isola felice in cui vivere il sogno americano, in un determinato periodo storico si siano rivelati ottusi e non inclini a dare il beneficio del dubbio a una persona che, in apparenza, non aveva fatto nulla e il cui unico errore era stato quello di avere origini russe.

Come avrete capito, il film mi è piaciuto molto perché non è il solito film banale, ma fa riflettere sulla storia e su temi che anche oggi ci toccano da vicino, e riporta in qualche modo indietro nel tempo a un periodo che sembra lontanissimo e invece è soltanto dietro l'angolo, visto che sono passati appena 50 anni (e molti di meno da quando il muro di Berlino è caduto).
Parlando con uno dei miei compagni di sventura di ieri sera, abbiamo convenuto sul fatto che la prima parte di film fosse un po' lenta e il tutto stentava a decollare, poi si è movimentato e si è fatto ancor più interessante e coinvolgente.
Devo dire che a me è piaciuta molto anche tutta la parte dei processi e la parte più legale del film, in cui Donovan difende Abel dalle accuse di spionaggio.
La parte migliore, comunque, è quella dei negoziati a Berlino, in cui Donovan è impegnato ad andare da una parte all'altra della città, cercando di portare a casa un risultato soddisfacente e in breve tempo: riportare in America entrambe le spie (uno lo era, l'altro no) americane e far ritornare in Russia Abel.

Tom Hanks è un attore bravissimo, l'ho apprezzato in ogni film che ho visto, dalle commedie romantiche ai film più drammatici come questo (mi mancano molti film della sua carriera da vedere, comunque), ma qui penso che sia arrivato a un livello altissimo.
Un altro attore che ho rivisto con piacere è Dakin Matthews, che qui interpreta il giudice Byers, ma che conoscevo già grazie a Gilmore Girls e ad altre sue apparizioni in film e serie tv.

Non so cos'altro aggiungere, perché mi sembra di aver già detto tutto e quindi posso solo dire: andate a vedere questo film!
Il mio voto per Il ponte delle spie forse vi sembrerà un po' eccessivo, ma è di ben

Spero di non avervi annoiati con questo post e di non essere stata ripetitiva, chiedo venia (ancora, lo so) se io non sono un'esperta di cinema.

Buona domenica e buona serata,
Annette.

lunedì 4 gennaio 2016

In my ToBeRead #1.16

Ho tantissimi libri comprati e mai letti,
in questa rubrica vorrei parlare di ogni singolo libro che ancora non ho letto.
Anno nuovo, grafica nuova, rubriche... vecchie =D
Scherzi a parte, questa è una delle rubriche che vorrei mantenere anche in questo 2016, e così ecco qui un nuovo appuntamento con quello che mi aspetta nella mia TBR.

Autore: Stephen King
Data di pubblicazione: 2013
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Collana: Pickwick
Genere: Dark Fantasy, New Weird, Fantawestern
Pagine: 224
Prezzo: 13.00€
Quarta di copertina: Il primo volume della saga della Torre Nera, un classico della letteratura moderna. Scritto in età giovanile e completamente rivisto dall'autore prima della pubblicazione dei capitoli conclusivi del ciclo, questo romanzo mostra un nuovo, appassionante aspetto dello straordinario talento creativo di Stephen King. Una storia fantastica, ambientata in un mondo di sinistre atmosfere e macabre minacce, che appare come lo specchio oscuro di quello reale. Qui, in uno sconfinato paesaggio apocalittico, l'eterno, epico scontro tra il bene e il male si incarna in uno dei più evocativi personaggi concepiti dall'autore: Roland di Gilead, l'ultimo cavaliere, leggendaria figura di eroe solitario sulle tracce di un enigmatico uomo in nero, verso una misteriosa Torre proibita. Un capolavoro della vena immaginifica di Stephen King.

Ho comprato questo libro la scorsa estate, incuriosita, perché io non leggo Stephen King (tranne la sua autobiografia, che ogni tanto vado a prendere in biblioteca – l'aspetto in edizione economica, ma mi sa che è una causa persa), ma sono propensa a dargli una possibilità, lontano dagli horror.
Non so perché mi abbia attirata, forse per la copertina, forse per la Torre Nera, che mi ricorda molto Il Signore degli Anelli e Harry Potter, non so dirlo con esattezza, sta di fatto che spero di leggerlo presto e toglierlo così dalla TBR.
Qualcuno di voi l'ha mai letto (considerando che è un libro piuttosto datato, penso che qualcuno l'abbia già "affrontato")? Se sì, cosa ne pensate?
Sarei proprio curiosa di sapere i vostri pareri, non tanto per farmi influenzare e, magari, desistere dall'impresa, sia chiaro. Il mio è reale interesse nel sapere cosa vi ha ispirato di più e se la lettura è stata soddisfacente (non so se sono riuscita a spiegarmi, l'ora è tarda e io sto praticamente crollando =D).

Perdonate la brevità del post, spero comunque di avervi tenuto compagnia con questo nuovo appuntamento della mia rubrica.
Buone letture e buona notte,
Annette.

domenica 3 gennaio 2016

Buon 2016 e buon ritorno in VM

Buonasera a tutti!
Come state? So che è da tantissimo tempo che non scrivo qui e il blog è parso un po'... morto, ultimamente, ma con l'anno nuovo spero di dargli nuova vita (lo so, l'ho già detto in vari post).

Per prima cosa ci tengo a farvi i miei migliori auguri per un 2016 ricco di tutto ciò che desiderate e avete in mente, siano letture, siano persone, sia ciò che volete =D

Devo dire che il mio 2015, tra alti e bassi, è stato abbastanza soddisfacente, forse in certe cose si poteva fare di più e di altre se ne poteva fare certamente a meno, ma tutto sommato è stato un buon anno.
Purtroppo gli ultimi mesi non ho avuto grosse possibilità di lettura (sono ancora ferma a circa metà Splintered), vuoi perché la sera mi addormentavo sul divano davanti alla tv (pessima cosa, lo so, spero di migliorare quest'anno), vuoi perché trovavo sempre un motivo per non leggere (anche questa pessima cosa, ma il più delle volte erano impegni improrogabili).
Pur non avendo letto molto, ho comprato alcuni libri nell'ultimo periodo, anche se ne ho iniziato solo uno: Il magico potere del riordino, libro che spero possa aiutarmi a fare un po' di ordine nel marasma che continuo a definire "camera da letto", ma che in realtà è un ammasso informe di cose sparpagliate un po' ovunque.

In questo nuovo anno ho impostato, come sempre, la challenge su GoodReads e, come l'anno passato, è tarata sull'obiettivo dei 30 libri.
Nel 2015 ero quasi arrivata alla meta, ma mi sono arresa e mi mancavano solo 7 libri. Peccato. Quest'anno spero di fare di più.
Un libro che senz'altro leggerò nelle prossime ore sarà – di nuovo – Il piccolo principe, visto che abbiamo in programma di andare a vedere il film domani o martedì.
So che il film è diverso dal libro, perché è tutt'altra storia, ma voglio rinfrescarmi un po' la memoria =)

Mi piacerebbe molto partecipare ad altre challenge, come ho fatto l'anno passato... sperando di essere un po' più costante, quindi nei prossimi giorni girerò un po' tra i blog delle mie "colleghe" e vedrò cosa propongono loro. Se avete suggerimenti, lo spazio commenti è tutto vostro ;)

Quindi i miei buoni propositi libreschi per quest'anno sono:
» riuscire a leggere tutti e 30 i libri che mi sono prefissata per la challenge di GoodReads
» partecipare a qualche challenge interessante delle altre lit-blogger
» essere più presente sul blog, magari potrei pensare di scrivere i post a giorni alterni, cioè lunedì, mercoledì e venerdì, e lasciare liberi gli altri giorni per post intermedi o meno, a seconda della mia ispirazione
» partecipare di più alla vita degli altri blog, nel 2015 avevo iniziato bene, facendomi viva e interagendo con le altre lit-blogger, ma poi...
» leggere, leggere e ancora leggere, perché è una cosa che mi manca =)

Bene, penso di aver detto tutto, spero che questo non sia un post isolato, ma che sia il primo di una lunga serie.

Vi auguro ancora un buon anno e... buone letture,
Annette.