giovedì 9 aprile 2015

{Recensione} Il Baco da Seta

Autore: Robert Galbraith
Data di pubblicazione: 9 ottobre 2014
Casa editrice: Salani
Genere: Giallo
Pagine: 552
Prezzo: 18.60€
Quarta di copertina: Londra. L'eccentrico scrittore Owen Quine non si fa vedere da giorni. Non è la prima volta che scompare improvvisamente, ma non è mai stato via così tanto tempo e la moglie ha bisogno di ritrovarlo. Decide così di assumere l'investigatore privato Cormoran Strike per riportare a casa il marito. Ma appena Strike comincia a indagare, appare chiaro che dietro la scomparsa di Quine c'è molto di più di quanto sua moglie sospetti. Lo scrittore se n'è andato portando con sé il manoscritto del suo ultimo romanzo, pieno di ritratti al vetriolo di quasi tutte le persone che conosce, soprattutto di quelle che ruotano attorno al suo mestiere. Se venisse pubblicato, il libro di Quine rovinerebbe molte vite: perciò sono in tanti a voler mettere a tacere lo scrittore...
Appassionante e ricco di colpi di scena, uno spaccato degli intrighi del mondo editoriale londinese, Il Baco da Seta è il secondo romanzo della serie che ha per protagonisti Cormoran Strike e la sua assistente, la giovane e determinata Robin Ellacott.


Finito pochi istanti fa, Il Baco da Seta è un giallo avvincente e interessante, ricco di colpi di scena e degno di qualsiasi altro giallo sia in circolazione.
Forse io sono un po' di parte, perché adoro lo stile di Galbraith/Rowling (da fan di zia Row, non posso non essere entusiasta di leggere i suoi nuovi libri) e perché il giallo è il mio genere preferito, ma questo libro vale la lettura.
Anche qui troviamo un protagonista già noto ai lettori, cioè Cormoran Strike, un investigatore privato un po' rude, ma molto dotato, che, dopo il grande successo avuto col caso di Lula Landry, ha ricevuto molte proposte di lavoro, soprattutto da mogli tradite alla soglia del divorzio o datori di lavoro-amanti che non si fidano poi molto delle segretarie.
Nonostante i clienti siano facoltosi e pieni di soldi, Strike decide di prendere a cuore il caso di una donna evidentemente in difficoltà economiche che vuole ritrovare il marito.
Strike manda a quel paese un cliente molto danaroso (e anche molto insolente) e decide di occuparsi della scomparsa di Owen Quine, scrittore molto meno famoso di quanto pensi lui stesso, che ha la passione di sparire chissà dove con qualche amante e poi ricomparire dopo un po' di giorni. La moglie stavolta, però, si preoccupa della prolungata assenza e decide di interpellare Strike per far ritornare a casa il marito.
Strike, aiutato come sempre da Robin, indaga e si ritrova invischiato in un caso tutt'altro che semplice.

Ho già detto che mi piace tantissimo lo stile usato dalla Rowling in questa nuova serie e Cormoran Strike è entrato praticamente a gamba tesa (quella sana!) tra i miei investigatori preferiti. Mi ricorda vagamente Sherlock, anche se quest'ultimo è un po' più rapido nel risolvere i casi, ma non ha nulla da invidiare all'eroe di sir Arthur.
In questo libro la Rowling ha dipinto in modo molto intelligente e acuto il mondo dell'editoria inglese (e non solo), descrivendo e creando personaggi degni di nota, tutti molto ben caratterizzati e talvolta portati all'eccesso nelle loro manie, fissazioni e nei modi di fare.
Ogni personaggio ha un ché di particolare che lo fa apprezzare o odiare a prima vista: ci sono delle vere e proprie macchiette, ma anche personaggi profondi con un passato tutt'altro che facile alle spalle. E per scoprire le loro caratteristiche ci sono due chiavi di lettura, la prima è quella di Cormoran Strike che indaga e il narratore ci descrive come li vede lui; la seconda è quella di Bombyx Mori, che ne dà un'immagine più grottesca e quasi goliardica, volta a offendere e denigrare ogni singolo protagonista della vita di Quine.
È come se avessimo un libro dentro un libro. Insieme a tanti altri libri, visto che vengono citati titoli e trame di testi scritti da Quine o qualche altro autore citato.
Tutto gira intorno a Owen Quine e a Bombyx Mori, perché è da lì che parte tutto e su cui si sviluppa l'idea dell'assassino.
Ovviamente all'interno della narrazione c'è anche posto per la vita e i sentimenti di Strike e per la relazione sempre più complicata tra Robin e Matthew, nonostante il matrimonio in vista; per non parlare degli accenni a Charlotte, ex fidanzata dell'investigatore, che si spera vivamente non compaia più nei libri a venire, perché non la sopporto e porterebbe solo inutile scompiglio.

Se qualcuno pensa di ritrovare l'autrice di HP in questa serie si sbaglia di grosso, perché lo stile è molto più asciutto e diretto, senza fronzoli e abbellimenti tipici della saga del maghetto. Ben lontano anche da quello de Il Seggio Vacante, che, in quanto a stile, non mi ha fatta impazzire.
A mio parere la Rowling ha fatto un vero e proprio passo avanti, rendendo il suo stile molto più adatto a un pubblico adulto e amante dei gialli. Anche in HP lo stile si è evoluto andando avanti con la storia, ma qui è tutt'altra cosa, molto più indicato al mistero che aleggia in un giallo.

A differenza del primo libro, la storia arriva alla sua conclusione in modo graduale, svelando pian piano i pezzi che compongono il puzzle del delitto. Molte cose vengono taciute per il grande colpo di scena finale, ma c'è molta carne al fuoco e viene gestita in modo egregio, senza tralasciare nulla.
È un libro che mi sento di consigliare agli amanti del genere giallo, perché è bello contorcere la mente per capire chi possa aver compiuto l'omicidio, perché e quali siano gli indizi più importanti da considerare e cercare di risolvere il caso prima di Strike.
Sono 550 pagine intense, che si leggono in poco tempo, perché la storia coinvolge e appassiona fin dalla prima pagina. Come mi è successo con altri gialli/thriller, nonostante la stanchezza che avevo addosso per le giornate abbastanza piene, sono riuscita a leggere anche 50-60 pagine alla volta senza che gli occhi mi si chiudessero, e questa è una gran cosa per un libro, soprattutto se come me leggete prima di addormentarvi.

Mi pare di aver detto tutto, spero di non averla fatta troppo lunga, di non avervi annoiato e di non essere stata ripetitiva.
Se ne avete la possibilità leggete questo libro, perché merita veramente molto.

Voto:

Buone letture,
Annette.

Recensione partecipante alla 25 books in 2015 Reading Challenge (un libro ambientato in un luogo che desideri visitare) di Patrizia P del blog Evasione libri.

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