sabato 20 giugno 2015

{Saturday Review} Giorni di zucchero fragole e neve


Buongiorno e buon sabato a tutti!
Finalmente sono qui a scrivere una recensione di sabato per la mia rubrica, che da tanto tempo non faceva capolino tra queste pagine.
Ho finito da poche ore un libro che, come per una delle protagoniste del libro, cercava di mettersi in mostra il più possibile e alla fine l'ha avuta vinta =D

Sto parlando di:
Autore: Sarah Addison Allen
Data di pubblicazione: Gennaio 2013
Casa editrice: Sonzogno
Genere: Fantastico, Mistero, Sentimentale
Pagine: 283
Prezzo: 9.90€
Quarta di copertina: Josey ha tre certezze: l'inverno è la sua stagione preferita; lei non è il classico esempio di bellezza del Sud; i dolci è meglio mangiarli di nascosto. Vive a Bald Slope, il paesino di montagna dov'è nata, rinchiusa nell'antica casa di famiglia ad accudire la vecchia madre. Ma di notte Josey ha una vita segreta. Si rifugia in camera a divorare scorte di dolcetti e pile di romanzi rosa. Finché un bel giorno, misteriosamente, nello stanzino nascosto dal guardaroba, dove l'aria profuma di zucchero, spunta un'esuberante signora che dice di essere venuta per aiutarla. Chi è quella donna? Perché il suo corpo odora di fumo di sigaretta e acqua stagnante? Perché sembra scappare da qualcosa o da qualcuno? Josey non farà in tempo a chiederselo, che il suo piccolo mondo sarà messo sottosopra. Scoprirà che in amore e in amicizia le certezze non esistono e che le persone, anche le più care, possono nascondere qualcosa di inconfessabile. Accettare questa sfida è la grande prova che Josey dovrà superare. E per lei sarà l'inizio di una nuova vita: la sua.


Io adoro lo stile della Allen. E adoro i personaggi che crea in ogni libro.
Ho voluto tanto questo libro dopo aver letto Il profumo del pane alla lavanda, altro libro della Allen che ho adorato e che rileggerei altre mille volte solo per essere catapultata in un altro mondo (qui la mia recensione).
Detto così, sembra che i libri di questa autrice siano fantasy, invece non è così: c'è un che di magico, ma non ha niente a che vedere con il genere che mi piace tanto... diciamo che ci sono più elementi fantastici, che fantasy.

La storia ruota attorno a Josey e poi si allarga ad altri personaggi che affiancano la protagonista e che diventano protagonisti a loro volta di piccolissimi capitoli nei capitoli, che ci fanno scoprire di più di loro, dei loro caratteri e delle loro vite.
Josey è una ragazza di 27 anni, un po' in carne e che ha sempre pensato di essere bruttina e insignificante, perché così era considerata dalla madre, una donna forte e autoritaria che ha sempre sminuito la figlia per via di ciò che le ha fatto passare quand'era piccola e non solo.
Una mattina Josey trova una strana donna nel proprio guardaroba, si tratta di Della Lee, che inizia a mettere in discussione tutto ciò in cui la ragazza ha sempre creduto e fatto e che la sprona, sotto un piccolo ricatto, a fare di più e a uscire dal suo guscio.
Così Josey inizia a uscire e conosce Chloe, ragazza simpatica che lavora nel bar del tribunale e che ha appena lasciato il fidanzato, Jake, ma di cui è ancora innamorata.
E poi c'è Adam, il postino del paese, per cui Josey ha una cotta pazzesca, e che ancora non sa di amare la giovane alla follia.

Ho adorato i personaggi della Allen, ancora una volta; mi sono rivista in Josey, anche se non ho la fortuna di avere un passaggio segreto nel guardaroba in cui nascondere dolciumi, libri e riviste di viaggi, ma d'altra parte mia madre non è come Margaret, la madre di Josey.
Mi sono rivista in Josey molto probabilmente perché, nel mio inconscio, so che mi sto annullando per rispondere solo ed esclusivamente ai bisogni dei miei genitori, nonostante loro mi lascino sempre libera di fare ciò che voglio. Ma ho sempre paura che loro possano avere bisogno di me, essendo figlia unica e non essendo loro più molto giovani.
Mi sono rivista in Josey perché abbiamo un carattere molto simile, entrambe timide, insicure e piene di incertezze, ma nel momento in cui troviamo chi ci guarda con gli occhi dell'amore siamo noi stesse: non più tanto timide, insicure e con la certezza che saremo amate per sempre.
Anche Chloe è un personaggio con cui ho una certa affinità, soprattutto per quanto riguarda i libri, anche se – e questa è pura sfortuna – carta, corda e colla non mi piovono "dal cielo" come succede a lei e non sempre sono libri di cui avrei bisogno nel momento in ci li prendo in mano. Non so se sono riuscita a spiegarmi.

Altro personaggio che mi ha colpita molto, e qui passiamo al sesso opposto, è Adam: come ogni volta che leggo un libro di questo genere e c'è un personaggio così, io non faccio altro che sperare ardentemente di trovare un uomo come lui. Pura utopia, praticamente =D
Adam è un uomo semplice, bloccato in un paese e in un periodo della vita in cui gli fa comodo, che non cerca di scappare o andarsene. Ha rischiato di morire durante una discesa di sci proprio sulla montagna di Bald Slope e da allora è rimasto lì, chiudendo fuori dalla propria vita i vecchi amici e tutto ciò che potesse farlo ritornare alla vecchia vita, più per paura che per altro.
Il mio momento preferito del libro è stato il bacio tra Adam e Josey, nonostante mi abbia fatta piangere come una fontana.
Sì, avete letto bene: ho pianto mentre leggevo del loro primo bacio. Evidentemente questo avvenimento ha mosso qualcosa dentro di me e ha fatto crollare quattro anni di muro granitico che avevo faticosamente costruito attorno al mio cuore.
Non so come possa un semplice libro fare ciò, non so come dei personaggi inventati possano entrare a fondo nell'animo di una persona, ma loro l'hanno fatto (prima di loro era capitato ai personaggi della Rowling, il che è tutto dire). E quel semplicissimo bacio mi ha fatta ripensare a quand'ero felice e pensavo di aver trovato l'amore; mi ha fatta ri-credere nel fatto che là fuori c'è qualcuno fatto apposta per me... mi basta che arrivi presto!

Come dicevo all'inizio, io amo lo stile della Allen, perché sa catapultarti in mondi magici, al di là che questi siano fantasy o solo posti in cui l'elemento fantastico è molto piccolo; lei riesce a far interagire i vari personaggi come se stessero ballando un valzer, si vede quanto lavoro c'è dietro per far combaciare ogni singolo avvenimento. I sentimenti che i personaggi provano sono reali, tangibili, descritti in modo sublime; le introspezioni e alcuni atteggiamenti dei protagonisti sono piccoli gioielli, vanno a fondo dell'animo umano e sanno toccare le corde giuste, nel momento giusto. Sempre per restare su Josey, ho adorato come la Allen paragonasse ogni sensazione a un dolce, a un modo giusto per mangiare e non sentirsi in colpa o non farsi giudicare dagli altri per ciò che si mangia e per ciò che si è.
Ogni singola parola è pesata e messa al posto giusto (tralasciando la traduzione che ogni tanto mi faceva storcere il naso, eh) a formare una catena con tanti anelli che guida il lettore dall'inizio fino alla fine.
Mi piacerebbe riuscire a scrivere come fa lei, a far combaciare tutto alla perfezione, a far provare al lettore ciò che ho provato io mentre leggevo questo libro (lacrime comprese).
Tutto ciò per dire che consiglio questo libro a chiunque voglia passare qualche ora piacevole, immerso nella lettura di una storia che fa sognare a occhi aperti, con la consapevolezza che, dopo averlo finito, si troverà diverso... non in tutto, ma in qualcosa di sicuro.
L'importante è che il lettore si lasci stregare, coinvolgere, ammaliare da quanto scritto dalla Allen e si renda conto che quanto descritto nel libro non è poi lontano da tante realtà che viviamo ogni giorno, basta solo sapere dove guardare.

E dopo questa perla pseudo-filosofica (ben poco da me), spero di non avervi annoiati con questa lunga recensione, ma sapete che quando un libro mi segna tanto non riesco a trattenermi.
Il voto ovviamente è di:

Non mi resta che augurarvi buon fine settimana e buone letture, e fatemi sapere cosa ne pensate di questo libro.
Annette.

Recensione partecipante alla 25 books in 2015 Reading Challenge (un libro di un autore che ami) di Patrizia P del blog Evasione libri.

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